domenica 16 novembre 2008

E CHE PALE...!!!



Cari cittadini andreolesi, quello che vedete è un generatore eolico di energia elettrica; misura circa 115 metri in altezza(un palazzo di 40 piani pale incluse) e visto dal vivo è davvero impressionante. Nella fattispecie diversi come questo in foto si trovano nel territorio di S.Sostene, ma in verità insistono di fatto sul confine andreolese poco distante dalla fontana "dell' acqua dello scoglio"( si intravedono fra gli alberi anche dalla strada). Chi scrive, per esser chiari, non ha nessuna preclusione ideologica nei confronti di impianti del genere; ma è un fatto che l' impatto visivo sia certamente notevole; tali strutture non passano inosservate di sicuro.

E' altrettanto vero però che si vedono in giro ben altre schifezze architettoniche di ogni genere, le quali tra l' altro non hanno il merito di produrre energia elettrica da fonte rinnovabile. Ognuno ovviamente potrà avere opinioni diverse in merito e sollevare disparate ed argomentate obiezioni. La riflessione che qui preme è però un' altra.

I confinanti cittadini di S.Sostene in cambio del " disagio visivo" che tali impianti arrecheranno loro, riceveranno nell' ordine: opere pubbliche realizzate con i soldi derivanti dal pagamento dei diritti per le installazioni dell' impianto( parliamo di milioni di euro); fortissimi sconti sulla bolletta energetica; benefici per le ditte ed i lavoratori locali coinvolti nei lavori di installazione ed in quelli successivamente necessari al funzionamento degli impianti.

I cittadini andreolesi invece, i cui attuali amministratori come sanno tutti, si sono fortemente opposti con tanto di pubblici dibattiti, ad offrire la loro collaborazione e disponibilità per tale opera anche nel nostro territorio, in cambio di fatto del medesimo "disagio visivo" loro arrecato, riceveranno nulla; o meglio riceverranno qualcosa solo coloro che sono proprietari di terreni in territorio di S. Sostene e sui quali ricadranno i pali eolici.

In sintesi un' amministrazione comunale che si dichiara di sinistra ed in parte almeno, apertamente comunista, opponendosi in maniera preconcetta e miope ( alla Pecoraro Scanio per intenderci...) ad un opera che in cambio di un disagio relativo ma obiettivamente sopportabile, poteva far ricadere sulla comunità andreolese una serie di ingenti vantaggi per le casse comunali e le tasche dei paesani, è riuscita nell' ardua impresa di far godere degli indennizzi, dei canoni da servitù e dei vantaggi economici relativi pochi privati a discapito dell' interesse pubblico generale della collettività.

Così stanno le cose, lo dicono i fatti, veri, concreti e pesanti come quei pali di acciaio da centianaia di tonnellate e alti 115 metri. Saluti...

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